Laurea Apollinaris Poetica

Premiazione edizioni 2020 e 2021

La cerimonia di premiazione e la lettura delle poesie finaliste
  22 maggio 2021

Giovedì 20 maggio, la Sala “Egidio Viganò” della Biblioteca Don Bosco ha ospitato la Cerimonia di premiazione della Laurea Apollinaris Poetica, che è stata conferita ai poeti Annelisa Alleva (vincitrice della XLVIII edizione, 2020) e Franco Arminio (vincitore della XLIX edizione, 2021).

L’evento e le poesie finaliste sono disponibili sul canale YouTube dell’Università.

Videosaluti di alcuni finalisti ▶️

Vincitori dell’edizione 2020

  • Sezione I (Volume di poesie edito)
    • Vincitore: Tiziana Marini, “La farfalla di Reimbrandt”
    • Ricevono la Publica Laus: Giovanni Aniello, “Diario di bordo”; Annalisa Rodeghiero, “Incipit”; Stefano Serri, “Se ci fosse luce”
  • Sezione II (Poesia inedita a tema, “Innesti”)
    • Vincitore: Enzo Bacca, “Uva d’altura”
    • Ricevono la Publica Laus: Marisa Cossu, “Innesti”; Maurizio Donte, “Il Nuovo Fuoco”
  • Sezione III (Poesia inedita di giovani)
    • Vincitore: Luigi Malgeri, “Fontana di Trevi”
    • Ricevono la Publica Laus: Alice Azario, “Oceano mare”; Valeria Piccioni, “Figlia e fuorisede”; Pietro Romano, “Padre, mi spezzi”

Finalisti e vincitori dell’edizione 2021

  • Sezione I (Volume di poesie edito)
    • Vincitore: Leone D’Ambrosio, “Le ombre curve”
    • Ricevono la Publica Laus: Evaristo Andreoli Seghetta, “In tono minore”; Colomba Di Pasquale, “Poesie minuscole”; Alessandro Izzi, “Requiem dal buio e dal frastuono”; Claudia Piccinno, “Sfinge di pietra”; Angelo Santangelo, “Screziature della porcellana”
  • Sezione II (Poesia inedita a tema, “Ridere è una cosa seria”) 
    • Vincitore: Marisa Cossu, “Il sorriso”
    • Ricevono la Publica Laus: Emanuel Fatello, “Je disse er vecchio gatto a quer sorcetto”; Angelo Taioli, “Girava per tutte le campagne”
  • Sezione III (Poesia inedita di giovani)
    • Vincitore: Alexandra Bastari, “Vedo con le dita”
    • Ricevono la Publica Laus: Roberto Falbo, “Scintille”; Gaetano Mancuso, “Come ti chiami?”